Gli Equalizzatori Parametrici, Grafico a confronto

 

Che cosa significa frequenza di taglio passa alto? Che è il filtro passa basso? Cos’è la frequenza di taglio? Le risposte!

 

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Quando si è alle prese con il missaggio di un brano, tra le tante fasi che bisogna affrontare, c’è quella dell’equalizzazione. Partendo dal presupposto che un suono debba già essere buono nella fase di acquisizione(altrimenti non ci sarebbero i presupposti per ottenere un buon suono), per poi poterlo elaborare al meglio con i vari accorgimenti che ognuno ritiene opportuni applicare. Esistono delle correnti di pensiero che si rifanno a teorie ben strutturate, ma molte volte possono risultare ambigue per chi non è propriamente del settore. Tuttavia è bene informarsi e sperimentare su quello che si è riuscito a raccogliere, ma in sostanza, noi comuni mortali possiamo utilizzare o dei plug-in oppure degli equalizzatori hardware.

 

Equalizzatori Behringer

 

TABELLA COMPARATIVA

BEHRINGER FBQ800 MINIFBQ EQUALIZZATORE GRAFICO

BEHRINGER FBQ800 MINIFBQ EQUALIZZATORE GRAFICO


PREZZO: 54,00 €


RECENSIONE:

(6 voto/i, media: 98 di 100)

Non Disponibile

BEHRINGER FBQ1502HD Equalizzatore 15 Bande HD

BEHRINGER FBQ1502HD Equalizzatore 15 Bande HD


PREZZO: 109,00 €


RECENSIONE:

(97 voto/i, media: 100 di 100)

Non Disponibile

BEHRINGER FBQ3102HD Equalizzatore 31 Bande HD

BEHRINGER FBQ3102HD Equalizzatore 31 Bande HD


PREZZO: 144,00 €


RECENSIONE:

(24 voto/i, media: 100 di 100)

Non Disponibile

Behringer FBQ6200HD Ultragraph Pro Equalizzatore Grafico a 31 Bande

Behringer FBQ6200HD Ultragraph Pro Equalizzatore Grafico a 31 Bande


PREZZO: 179,00 €


RECENSIONE:

(49 voto/i, media: 100 di 100)

Non Disponibile

 

 

Ecco una domanda molto comune:

“Gli equalizzatori audio sono migliori degli equalizzatori plug-in?”

Possiamo rispondere in maniera molto semplice a questo quesito: Ovvio! Un equalizzatore hardware ha il vantaggio di essere stato creato per questo tipo di mansione, ne risulta un suono molto reale con tante possibilità di escursioni armoniche. Il plug-in purtroppo non è così accurato nella gestione delle frequenze, quindi molte volte tende ad approssimare il segnale, risultando più scarso in quanto a qualità sonora, quindi si ottiene suono poco reale.

Quali sono i migliori equalizzatori audio?

Eccovi un po’ di esempi su come potreste indirizzare la vostra scelta, questi sono equalizzatori audio, selezionati per voi, adatti a molti impieghi di utilizzo, come ad esempio registrazioni, live set, dj set e molto altro. Date un’occhiata!

Eccoli!

TABELLA COMPARATIVA

BEHRINGER FBQ800 MINIFBQ EQUALIZZATORE GRAFICO

BEHRINGER FBQ800 MINIFBQ EQUALIZZATORE GRAFICO


PREZZO: 54,00 €


RECENSIONE:

(6 voto/i, media: 98 di 100)

Non Disponibile

PEQ 1131H - Equalizzatore grafico monofonico professionale

PEQ 1131H - Equalizzatore grafico monofonico professionale


PREZZO: 208,00 €


RECENSIONE:

(43 voto/i, media: 100 di 100)

Non Disponibile

DBX 215S

DBX 215S


PREZZO: 168,00 €


RECENSIONE:

(2 voto/i, media: 100 di 100)

Disponibilità Immediata

PreSonus Studio Channel

PreSonus Studio Channel


PREZZO: 308,00 €


RECENSIONE:

(26 voto/i, media: 100 di 100)

Consegna in 14/20 giorni

Focusrite ISA Two

Focusrite ISA Two


PREZZO: 968,00 €


RECENSIONE:

(40 voto/i, media: 100 di 100)

Consegna in 5/8 giorni

BEHRINGER FBQ3102HD Equalizzatore 31 Bande HD

BEHRINGER FBQ3102HD Equalizzatore 31 Bande HD


PREZZO: 144,00 €


RECENSIONE:

(36 voto/i, media: 100 di 100)

Non Disponibile

Cosa fare quando vogliamo effettuare un buon missaggio?

C’è una regola fondamentale, una tra le poche che mette tutti d’accordo, cioè una buona acquisizione dei suoni facilita tanto il lavoro di post-produzione, aumentando le probabilità di una buona riuscita del prodotto musicale registrato. Ma può bastare solo questo? Purtroppo no, ma aiuta avere una buona base su cui poter costruire tutto il lavoro estenuante e conseguente alla fase di registrazione. Quindi in buona sostanza bisogna intervenire sulle take con la lente di ingrandimento, cercando di avere le idee chiare. Bisogna conoscere su che frequenze viaggiano i suoni degli strumenti, così da restringere sin da subito il campo d'azione ed agire in maniera più mirata. Siccome descrivere i tagli di frequenza su vari strumenti sarebbe come scrivere un’enciclopedia, abbiamo pensato di darvi qualche dritta su come, a grandi linee, potreste prendere dei riferimenti utili sulle varie tipologie di suono esistenti e fare un po’ di chiarezza su questo argomento.

A cosa serve un equalizzatore a 7, 15 o 31 bande?

Le bande che compongono un equalizzatore sono molteplici molto dipende dall'applicazione che necessita un equalizzatore parametrico. Molto spesso un equalizzatore parametrico a 7 bande è il più comune, utilizzato da diversi musicisti nella gestione dello strumento, meno comune in home studio o in applicazioni live.

L'equalizzatore parametrico 2 x 15 o 2 x 31 bande, sono strumenti utilizzati spesso nei grandi o piccoli Studio Recording per dare quel tocco in più di analogico sul master, o piccoli o grandi service che restano fedeli a un parametrico dando quel tocco di colore in più al suono, dove ahimè qualsiasi digitale a mio parere non può arrivare. Nel mondo dell'equalizzazione si apre un capitolo tecnico e a volte "scientifico", soggettivo e contraddittorio allo stesso tempo, per questo mi limiterò a introdurre i paramenti principali senza entrare troppo nei dettagli.

 

Taglio delle basse frequenze

Come fare un taglio alle basse frequenze? I criteri che si possono utilizzare per l’ottimizzazione delle frequenze basse possono essere, anche in questo caso, come minimo divergenti. In situazione live set, molti fonici adoperano il taglio delle frequenze presenti sotto i 40 Hz sugli strumenti che possiedono un range basso, in maniera tale da poter evitare quegli imbarazzanti problemi di feedback e disturbi indesiderati. Per fare una buona equalizzazione partiamo come si deve, ovvero dalla batteria, la quale presenta più elementi.


grancassa

Come settare l’EQ su un grancassa

Il primo elemento da equalizzare è la cassa della batteria acustica, la quale ha un’importanza fondamentale per tutti gli altri strumenti che poi si andranno a sommare. La grancassa produce frequenze abbastanza basse sostanzialmente, sulle frequenze intorno ai 150Hz – 250Hz potete enfatizzare questo range ottenendo un suono più robusto, oppure attenuando otterreste un suono più sottile. L’altra gamma di frequenze 400Hz – 800Hz è un zona nella quale si trova quell’effetto “cartone” per intenderci, maledettamente fastidioso, bisogna cercare di attenuare questa “zona”. Se vi occorre una cassa presente potrete agire sulle frequenze 2,5KHz – 4KHz, enfatizzando questa particolare zona potrebbe essere ottima per il missaggio di brani Rock o Metal, ottenendo un suono più presente.


rullante

Come ottimizzare l'equalizzazione del rullante

Su quest’altro elemento della batteria si può ragionare in più modi, dipende da quello che si vuol tirar fuori, i range sono simili a quelli utilizzati per la grancassa, quindi partendo da 150Hz – 250Hz troviamo le frequenze che definiscono il corpo del rullante, quindi potrete decidere se enfatizzare o attenuare il suono, nel primo caso il soud sarebbe più cospicuo, mentre attenuando le frequenze, si alleggerirebbe il suono.


tomtoms

Come settare l'equalizzazione al tom e al timpano

Abbiamo unito questi due elementi della drum perché sono molto simili in quanto a caratteristiche, quindi rientrano nella stessa categoria e di conseguenza avranno dei parametri generali molto simili per quanto riguarda l’EQ. La banda di frequenza che va da 80Hz – 250Hz va enfatizzata o tagliata asseconda di quello che vorreste ottenere da ognuno degli elementi che avrete a disposizione. Per ottenere più definizione basta dare un leggero taglio alle frequenze 400Hz – 800Hz, poi potrete decidere se il colpo sulle pelli si senta più o meno, basta agire sulle frequenze 3KHz – 6KHz.


hi-hat

Setting audio dell’hi-hat   

Questo elemento va equalizzato in due zone, la problematica più grossa potrebbe essere il suono metallico, quindi la prima fascia di Hertz su cui agire è quella che va dai 20Hz – 300Hz, andando a togliere l’intera zona, ne risulterebbe un suono ottimizzato al meglio. Poi la seconda zona da trattare è quella che va dai 6Kh ai 10Khz, qui aumentando o riducendo questo range, otterreste più o meno brillantezza sostanzialmente.


batteria

Come ottimizzare l’equalizzazione dei microfoni panoramici (overhead)

Questa è una tecnica usata nelle riprese audio fatte al "volo", oppure nelle situazioni live. Questa è una soluzione per chi vuole ottenere il suono reale della batteria, quindi l’unico taglio sensato che si possa fare in questo caso è quello sulle frequenze che vanno dai 400Hz agli 800Hz in maniera tale da evitare il tipico suono “cartone” dei fusti.


piatti

Equalizzazione sui piatti

Anche qui si può fare un discorso molto simile fatto in precedenza sull’hi-hat, cioè concentrare l’EQ su due zone, una dai 20Hz – 500Hz eliminando o riducendo considerevolmente queste frequenze in maniera tale da  escludere i suoni della cassa e dei fusti, per poi agire sui 6KHz in su potrete enfatizzare questo raggio di frequenze sonore, stando attenti a non eccedere troppo perché poi potreste incorrere in un suono qualitativamente più scarso.

Si può concludere questo discorso sull’EQ di un drum set, dicendo che si può applicare un filtro low cut andando a togliere tutte le frequenze basse, le quali tolgono spazio alle possibilità di inserimento di altri strumenti a basse frequenze.


basso

Effettuare un EQ sul basso

Anche in questo caso, ci sono tre bande di frequenze dove andare ad agire, partendo con un l’utilizzo di un high filter per togliere le solite frequenze fastidiose ed ingombranti almeno fino ai 40Hz – 60Hz. Poi agire sulle frequenze che vanno dai 250Hz ai 500Hz, abbattendole si eliminerebbero tutti i suoni e rumori prodotti dalle dita che strusciano o colpiscono la tastiera anche se potrebbe piacere a qualcuno, purtroppo nel missaggio tutto ha un “peso”. Un ultimo taglio va fatto tra i 2,5KHz e i 4KHz per un’ulteriore definizione del suono.


chitarra elettrica

Cosa fare per equalizzare una chitarra elettrica?

Vanno dette un paio di cose in proposito: la chitarra è uno strumento collocabile negli strumenti di media frequenza. L’EQ che un chitarrista usa solitamente è ricco di bassi e medi, il che va benino qualora si dovesse registrare una parte di chitarra solo, ma per le ritmiche (sempre), tenete presente che va fatto un taglio sulle basse frequenze a prescindere,  come sui 250Hz e i 500Hz. Però ci sono tanti fattori da mettere in conto nel caso della chitarra elettrica come strumento stesso, amply, effettistica, come viene fatta la ripresa, ecc. Bisogna trovare la giusta alchimia.


chitarra acustica

per ottimizzare l’equalizzazione di una chitarra acustica?

Passando alla chitarra acustica, ci sono un paio di cose “vitali” da sapere, oviamente anch’essa si trova nella categoria mid-range. La ripresa audio con microfono, quest’ultimo va rivolto più verso il manico ( e non verso la buca come si vede molto spesso fare) ad una decina di centimetri di distanza, poi fare un taglio di frequenze sui 100Hz, per ridurre  il rimbombo e rumori anomali, un altro taglio sui 300Hz per ridurre la ruvidezza del suono. Se vorrete ottenere un suono più brillante, provate a prendere in considerazione le frequenze 700, 750, 5000, 8000 e 10000 Hertz, su queste cercherete di plasmare la forma del suono. 


piano

Piano e tastiere audio: come fare una buona equalizzazione

Questi strumenti abbracciano tutta la gamma sonora, ergo non è per nulla facile trattare con disinvoltura la parte EQ. Un piano-forte va microfonato per bene, per il resto non cambia nulla rispetto alle tastiere, perchè hanno già degli EQ preimpostati che facilitano di molto il lavoro. Tuttavia esistono alcuni punti di riferimento che possono risultare validi, ovvero scaricare un po’ di bassi e dare un po’ di boost sugli alti, affinché si possa rendere il suono bilanciato, stessa cosa per quanto riguarda l'EQ di un pianoforte.


hi-hat

Come equalizzare la voce

Per quanto riguarda la voce, bisogna tenere presente il sesso del cantante e il microfono con cui si cimenta. Di sicuro il primo fattore incide parecchio sulla scelta dell’EQ ideale che dovremmo tirar fuori, quindi c’è una linea generale che potrebbe tornare utile nel momento in cui ci si ritrova difronte a questo tipo di situazioni. In linea generale, una voce femminile ha meno bassi e medi, cosa opposta per quanto riguarda la voce di un cantante uomo, quindi si potrebbe utilizzare, a seconda dei casi, un boost tra i 3 e i 7 KHz e tra i 7 e i 10 KHz.

 

Equalizzatori DBX

 

TABELLA COMPARATIVA

DBX 1231 - Equalizzatore Grafico 31 Bande

DBX 1231 - Equalizzatore Grafico 31 Bande


PREZZO: 438,00 €


RECENSIONE:

(29 voto/i, media: 100 di 100)

In Arrivo

DBX 215S

DBX 215S


PREZZO: 168,00 €


RECENSIONE:

(2 voto/i, media: 100 di 100)

Disponibilità Immediata

DBX 231S - Equalizzatore Grafico 31 Bande

DBX 231S - Equalizzatore Grafico 31 Bande


PREZZO: 185,00 €


RECENSIONE:

(96 voto/i, media: 100 di 100)

Consegna in 5/8 giorni

DBX 131S - Equalizzatore Grafico 31 Bande

DBX 131S - Equalizzatore Grafico 31 Bande


PREZZO: 184,00 €


RECENSIONE:

(2 voto/i, media: 60 di 100)

Consegna in 5/8 giorni

 

 

EQ al “contrario”?

All’interno di un brano se si utilizza un solo metodo di settaggio sonoro, potreste incombere nel rischio che tutto sembri molto piatto, infatti tutti spiccano ma nessuno in particolare. Si può utilizzare un'altra tecnica affinchè il lavoro non risulti piatto: ad esempio c’è da equalizzare una cantante dalla voce sottile e soave, si potrebbe utilizzare il procedimento inverso, ovvero dando il boost sui bassi e i medi. Un altro esempio può essere quello del cantante uomo, che in base a questo criterio, andremmo ad enfatizzare il suono sui medi e gli alti.

Conclusioni

Fate molta attenzione riguardo alla qualità dell’audio in fase di registrazione, la quale dipende dalla qualità degli strumenti che si hanno a disposizione sostanzialmente. Qualora non doveste avere una buona strumentazione, sappiate che non esistono i miracoli, meno ancora la situazione potrebbe essere risolta da un equalizzatore.

Per quanto riguarda l’EQ dovreste pensare più a togliere che mettere. Per quanto riguarda le frequenze indesiderate, cercate di toglierle affinché possiate sfruttare al meglio i suoni che avreste a disposizione.

Cercate di tirar fuori il sound che avete in mente, se riuscite a mischiare le tecniche, potreste ottenere un discreto lavoro!

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