Microfoni Wireless ad Archetto - PA
SoundSation WF U11PD
Radiomicrofono UHF Plug&Play con Trasmettitore Tascabile e Archetto
ZZIPP TXZZ582
Set Radiomicrofono 1 Gelato/Archetto UHF 48 Ch Wireless Dj karaoke
Rondson BE-1040/2MIC/2BP-1
Set 4 radiomicrofoni (2 palmari e 2 bodypack) UHF
LD Systems U505 BPHH
Radiomicrofono ad Archetto Beige
Karma SET 1000HD
Radiomicrofono UHF ad Archetto
SoundSation WF-U11PA
Radiomicrofono UHF con Archetto 863-865MHz
SAMSON XPDm Headset Digital Wireless
Radiomicrofono con Archetto 2.4 GHz
ZZIPP TXZZ642
Set Microfonico UHF / 4 Bodypack
SAMSON Concert 88 UHF Earset System F
Sistema Wireless UHF con Archetto
SoundSation WF-U2302HP
Radiomicrofono professionale True Diversity UHF 630-660mhz
ZZIPP TXZZ622
Radiomicrofono con Gelato e Archetto UHF con Borsa da Trasporto Inclusa
Rondson BE-1020/2BP-1
Set 2 radiomicrofoni bodypack UHF + 2 archetti
LD Systems U505 HBH 2
Sistema Microfonico Wireless LD Systems U505 HBH 2
I radiomicrofoni sono sempre più utilizzati anche in contesti amatoriale grazie agli ormai prezzi accessibili inoltre liberano lo speaker o il cantante dall’intralcio del cavo con il rischio di inciampare o di strattonare cavo e connessioni. Grazie ai radiomicrofoni ci si può liberare dal fastidio e dalla distrazione che può arrecare il cavo.
Gli in-era-monitor sono, invece, degli auricolari che permettono di avere il ritorno della propria voce e degli altri strumenti della band (nel caso in cui tu sia un o una cantante) direttamente nelle orecchie senza l’uso di monitor da palco.
Quali sono i vantaggi? Sicuramente anche in questo caso la libertà di movimento la fa da padrone, pensiamo a uno speaker o a un cantante che si muovono molto sul palco, così facendo è facile uscire dalla posizione ottimale per ascoltare il suono proveniente dai monitor ma grazie agli in-ear-monitor il ritorno della voce e degli strumenti è sempre con te. Questi dispositivi possono essere utilizzato non solo da cantanti e speaker ma anche da altri musicisti che per varie necessità preferiscono aggiungere questa comodità ai classici monitor da palco.
I radiomicrofoni singoli hanno invece la funzione di convertire i segnali audio provenienti dalle capsule microfoniche in segnali radio. Questi ultimi vengono trasmessi dal trasmettitore tramite l’etere al ricevitore e, successivamente, all’impianto d’amplificazione. Tali strumenti eliminano dunque la necessità di avere cavi, liberando l’utente dal tradizionale guinzaglio che lo lega all’impianto e dall’ingombro dei cavi tra i piedi sul palco. I radiomicrofoni possono essere singoli o radiomicrofoni doppi, a seconda delle esigenze dell’utente.
Con il continuo sviluppo e il miglioramento della qualità audio e dell’affidabilità, i sistemi radiomicrofoni ci sono sempre più accessibili e diffusi in tutti i negozi di strumenti musicali. Il loro potenziale si estende molto al di là del contesto del palco. Si trovano radiomicrofoni nelle palestre, nelle scuole, nei luoghi di culto, ossia in tutti quei luoghi nei quali possano contribuire alla libertà di movimento di un performer o di un presentatore.
Quale radiomicrofono singolo scegliere?
Per scegliere il radiomicrofono singolo giusto occorre avere chiaro per quale applicazione esso verrà utilizzato. Quasi per ogni applicazione, esiste infatti una configurazione specifica di sistema radiomicrofonico. Per esempio, si consiglia a un cantante che si esibisce su un palco di usare un radiomicrofono palmare (quello che comunemente viene detto “gelato”) mentre ad un attore teatrale si consiglia generalmente l’uso di un microfono lavalier (il cosiddetto radiomicrofono “a spillo”) con trasmettitore bodypack.
In qualità di Ecommerce di strumenti musicali, abbiamo una esperienza decennale in materia e siamo in grado di offrirti i giusti suggerimenti per un acquisto consapevole e ben ponderato. La scelta è molto ampia, dall’intramontabile microfono Shure
I musicisti che fanno musica dal vivo amano sentirsi liberi di muoversi sul palco. I radiomicrofoni contribuiscono proprio a questo. Sappiamo infatti che i microfoni convenzionali funzionano tramite cavo e, di conseguenza, accade spesso che i palchi per la musica dal vivo risultino ingombrati da cavi microfonici per le voci, le chitarre, la batteria e gli altri strumenti. Tutti questi cavi aggrovigliati finiscono inevitabilmente per limitare la libertà di movimento sul palco.